INTERVENTO RGV 4

Caratterizzazione morfologica e genetica, sistemi di identificazione varietale (comprese l’individuazione e l’applicazione di nuove metodologie e tecniche), redazione di descrittori morfologici e schede ampelografiche e pomologiche di ciascuna risorsa genetica al fine di realizzare un sistema di riconoscimento standardizzato delle risorse genetiche autoctone.

Secondo quanto riportato nel Piano Nazionale per la Biodiversità in Agricoltura la caratterizzazione delle RGV locali, che comprenda aspetti morfologici, genetici (RGV4), agronomici/produttivi, tecnologici/nutrizionali (RGV5) e nutraceutici/ salutistici, è presupposto fondamentale per il loro razionale impiego, il mantenimento di un buon livello di variabilità genetica e fenotipica, una maggiore e più regolare produzione di seme. Inoltre, le RGV locali di cereali, richiedono una chiave identificativa univoca per una
efficace conservazione sia in situ, ad opera di “coltivatori custodi”, che ex situ propria delle banche del germoplasma e dei campi collezione.
Le peculiarità di ciascuna RGV autoctona, acquisita e/o già presente nelle collezioni di lavoro, saranno valutate con un approccio multidisciplinare che si avvarrà delle comprovate competenze dei partner nell’uso di tecniche analitiche di routine altamente innovative.
Tutti i dati, le elaborazioni e le informazioni devono essere implementati nella Banca Dati e nel sistema GIS e consegnate al Capofila.

A1- Caratterizzazione morfologica
Partner 01/C, 01/ES, 02/ES, 04/ES, 05/ES

I Partner 01/C, 01/ES, 02/ES, 04/ES, 05/ES alleveranno il materiale genetico nei campi collezione, nel quale oltre alle RGV saranno allevate anche le “varietà di riferimento”. La collezione sarà sottoposta a caratterizzazione morfo-fisiologica su semi (dimensione, peso, colore, forma) e piante in toto. Inoltre verrà effettuata una valutazione sull’adattabilità ambientale. Essendo i fattori morfologici fortemente
influenzati dai fattori ambientali, i rilievi saranno effettuati su prove in replica condotte in due anni.
Per rendere il lavoro di caratterizzazione morfologica standardizzato è fondamentale la stesura di schede ampelografiche (predisposte in formato digitale), avvalendosi delle competenze multidisciplinari di tutti i partner e rispettando le indicazioni e i descrittori riportati nel Piano Nazionale della Biodiversità in Agricoltura. Le schede serviranno a implementare database relazionali per l’elaborazione statistica delle informazioni.

A2 – Caratterizzazione genetica
Partner 01/C, 01/ES, 05/ES

I Partner 01/C, 01/ES, 05/ES, sceglieranno 8-10 campioni per ciascuno tra quelli caratterizzati morfologicamente nell’A1 e li sottoporranno ad una approfondita analisi che permetterà di definire la variabilità genetica e il profilo/impronta di ogni varietà locale al fine di renderlo riconoscibile e certificarne/tracciarne l’origine genetica. Le tecniche biochimiche (1D-PAGE, 2D-PAGE, RP-HPLC), molecolari (SSR) e di sequenziamento ad alta processività saranno prevalentemente impiegate per la caratterizzazione di proteine (frazioni proteiche complesse correlate con aspetti qualitativi-tecnologici) e del DNA. In base alla specie oggetto di indagine sarà definito di volta in volta il gruppo di tecniche
(biochimiche e molecolari) da applicare.
In dettaglio si provvederà:
– alla determinazione della struttura genetica di ciascuna RGV inserita del progetto;
– allo sviluppo di una chiave identificativa univoca.