Triticum aestivum L.
Storia e curiosità
La Bianchetta è senza dubbio tra le varietà locali di grano tenero quella più diffusa in Puglia. La sua coltivazione risulta ampiamente documentata in testi di agronomia a partire dal 1784 (A. Ginori) e in monografie soprattutto negli anni ’20, ’30 redatte ad opera di agronomi e tecnici delle Stazioni Sperimentali di Agraria delle province di Bari e di Foggia. Da quanto segnalato (De Cillis, 1927) è stata ed è spesso confusa con altri grani teneri con caratteristiche molto simili, infatti sinonimi sono la Maiorca francese, Francesella, Maiorca bianca, Carosella. La diffusione sul territorio è ancora associata alla preparazione del “grano dei morti” a base di grano cotto, condito con vino cotto, scaglie di cioccolato, noci, mandorle e chicchi di melograno, prearata in onore dei morti la sera tra Ognissanti e la Commemorazione dei defunti, in particolare a Orsara, Sant’Agata di Puglia dove è nota come “ciccecuotte” e Bisceglie come “colva”.
Pianta
- Portamento: da eretto a semi-eretto
- Altezza (culmo, spiga e reste) (cm): 110-140 cm
- Glaucescenza spiga: da assente o molto debole a debole
Spiga
- Reste o barbe: entrambe assenti o barbe da molto corte a corte
- Colore a maturazione: bianca
- Forma: a bordi paralleli e fusiforme
- Densità: da lassa a media
Cariosside
- Forma: da ovoide a semi-allungata
- Colore: bianca
- Invernale
- Epoca di spigatura (gg da 01.04): 32-46
- Produzione spiga: 1,4-2,2
- Peso mille semi: 31-57,9 g