Storia e curiosità

La Risciola (nota anche con i sinonimi di Risciolo, Rosciola, Rossiola, Russola, Vrisciola) è un grano tenero aristato con il culmo abbastanza resistente e cariosside di colore rosso o rossiccio molto diffuso in passato nell’Italia Centro-meridionale, quindi anche in Puglia, in particolare in provincia di Bari e in prossimità di Minervino Murge. Il De Cillis nel 1927 la descrive come un gruppo di varietà “le Risciole” a caratteri incerti, contraddistinte da un’ampia variabilità fenotipica, che assumevano nomi diversi in funzione delle località dove venivano coltivate e quindi soggetto a varie omonimie, spesso mescolato ad altre varietà. L’autore Conti nel 1928 selezionò 51 spighe da un miscuglio costituito da grani duri e teneri, da cui ottenne 4 progenie che come segnalato nei testi si avvicinavano molto alle Risciole presenti in altri territori meridionali. Presso la stazione Agraria di Bari successivamente vennero anche selezionate progenie mutiche. Le Risciole individuate a seguito del monitoraggio del territorio certamente appartengono a questo gruppo: presentano un culmo alto, abbastanza resistente, una ottima capacità di accestimento ed un portamento prostrato durante la fase vegetativa. Rispetto agli altri frumenti teneri coltivati in Italia nei primi decenni del 1900 presenta una cariosside a frattura farinosa ma più consistente, di colore rosso (rossastro) e di forma ovata allungata. Le reste sono di colore giallo, portamento divergente, consistenza sottile e flessibile. Le glume sono di colore giallo e superficie glabra. Da tempo è coltivata per la produzione di farina finissima impiegata prevalentemente in famiglia per la manifattura di biscotti e focacce.