GRANO DURO MARZELLINA

Triticum durum var. affine Korn.

Storia e curiosità

La Marzellina (Triticum durum var. affine Koern) è un grano a semina primaverile. La sua origine e diffusione in coltivazione non è chiara ed il De Cillis la segnala nel 1927 come una varietà di turgido di scarsa importanza e di classificazione incerta. È comunque noto che alla fine del 1800, questo frumento fosse coltivato quasi esclusivamente nelle zone montuose ad un’altitudine media compresa tra i 700-800 m sul livello del mare (slm) nell’appennino dell’Italia Centro-Meridionale. A queste altitudini la marzellina assicurava delle performance produttive molto più alte dei frumenti a semina autunnale. Successivamente, la coltivazione di questo grano si è spostata anche nelle zone di media collina e, quantunque la varietà a queste altitudini allettasse più facilmente, fu ampiamente apprezzata dagli agricoltori sia per la sua paglia corta, robusta e piena anche negli internodi di base che per il suo rapido sviluppo. In seguito a questi ottimi risultati la marzellina si è diffusa soprattutto intorno al comune di San Bartolomeo in Galdo (BN) a 500 m slm ma anche nei terreni nei comuni limitrofi delle province di Benevento, Foggia e Campobasso dove da tempo immemorabile veniva coltivata anche con altri nomi ad esempio marzulla o saragolletta in Basilicata e tumminia o timilia in Sicilia e poi ancora verminia, marzocchia, marzuolo. Il culmo è bianco e la pianta raggiunge un’altezza che oscilla tra i 130 ed i 160 cm. La spiga è lasca, di forma fusiforme, leggermente colorata a maturazione con le reste lunghe di colore chiaro. Il seme è di forma semi-allungata non molto grande, di colore giallo-ambrato. Anticamente la sua coltivazione era subordinata all’andamento stagionale per cui se in autunno il cattivo tempo ostacolava le semine autunnali, allora la marzellina occupava anche le aree tradizionalmente destinate alla coltivazione del frumento a semina autunnale. Attualmente, la rusticità e l’ottima adattabilità agli ambienti meridionali rende questa antica varietà di frumento duro particolarmente adatta alla coltivazione nei sistemi agricoli a ridotto impiego di mezzi tecnici e/o all’agricoltura biologica che fanno ricorso a semine tardive e/o primaverili per evitare le problematiche legate al controllo delle infestanti. Il monitoraggio del territorio ha consentito il suo recupero negli areali limitrofi a Motta Montecorvino in provincia di Foggia.

Pianta
  • Portamento: eretto
  • Altezza (culmo, spiga e reste) (cm): 130-160 cm
  • Glaucescenza spiga: debole
Spiga
  • Colorazione delle reste: biancastre
  • Colore a maturazione: leggermente colorata
  • Forma: fusiforme
  • Densità: media
Cariosside
  • Forma: semi-allungata
  • Colore: giallo-ambrato
  • Primaverile
  • Epoca di spigatura (gg da 01.04): 47-50
  • Peso mille semi: 35-40 g
Cont. Proteico (g/100g)
13.9%
Allettamento alla raccolta
Resistenza al freddo
Resistenza al mal bianco